Le attività del IV Congresso nazionale di Selvicoltura sono state aperte lunedì 5 novembre dal ministro per l’Ambiente Sergio Costa e hanno visto avvicendarsi oltre 600 partecipanti provenienti da tutta Italia: ricercatori, funzionari pubblici, tecnici liberi professionisti, rappresentanti delle filiere produttive e del mondo ambientalista.

Il Congresso è stato quindi un importante momento di confronto tra le istituzioni (Ministeri, Regioni, Università ed Enti di ricerca, Parchi, Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali) e diversi portatori di interesse sul tema della sostenibilità della selvicoltura, in un momento di profondi cambiamenti socio-culturali (crescita della superficie forestale, servizi ecosistemici, green economy) e istituzionali (transito del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri e istituzione della Direzione Foreste presso il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo -MiPAAFT-).

L’approccio strettamente scientifico che ha caratterizzato i precedenti congressi è evoluto verso un ampio coinvolgimento dei diversi punti di vista che caratterizzano l’approccio alle foreste, trasformando il congresso in un momento culturale di crescita collettiva.
Le tre giornate centrali si sono svolte in aula e sono state densissime: 6 tavole rotonde e ben 15 sessioni, nelle quali sono state presentate circa 300 comunicazioni, una decina di queste curate dal Settore Foreste della Regione Piemonte (su: misura cooperazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, qualificazione degli operatori e delle imprese forestali, incendi boschivi, arboricoltura da legno, alberi monumentali, tartuficoltura, mappatura dei tagli boschivi).
A concludere i lavori in aula due tavole rotonde: “Le Scienze Forestali tra università e lavoro” organizzata dalle associazioni universitarie degli studenti (AUSF), e “Gestione forestale e comunicazione” dove sono state portate le esperienze dei settori Foreste e Biodiversità – Aree protette della nostra Regione.

Tutte le presentazioni del Congresso saranno rese disponibili prossimamente sul sito dell’Accademia: https://aisf.it.